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El camper

“el Camper dell’amor” : Una cara amica gli ha affibbiato questo nome per le storie amplificate che si sono susseguite ma le storie immaginate sono sempre falsate. In realtà si è trattato di un camper eroico più che erotico, preistorico e  bruttino con cui abbiamo condiviso tutto.  Siamo passai  dalle tranquille ferie con la mia famiglia al trasporto di materiali per la casa, dalle feste trasgressive alle trasferte di trail su e giù per le montagne. “E’ un trattore, che si ferma solo se non fai gasoline” diceca Enzo ed infatti  si è fermato solo una volta proprio così e aveva  un punto debole, le luci, ricordo infatti che durante la pandemia per raggiungere di sera Cortina  Marco ha dovuto usare tutte le frontali da corsa che avevamo per illuminare la strada, i fari non facevano luce abbastanza. Si potrebbe piuttosto chiamare camper solare perché si può viaggiare solo quando c’è luce

La sua mission è stata comunque quella di proteggerci e coccolarci a fine gara, un po’ come fa il nostro Coach quando arriviamo sfiniti. Nel tempo sono state ospitate diverse persone. Per esempio, a Chamonix siamo arrivati in tre per fare tre gare diverse in momenti diversi. Sostanzialmente ogni notte per una settimana hanno dormito persone diverse tanto che quando sono rientrato dalla mia gara ho trovato … nel mio camper… due persone che non conoscevo e che si sono affrettati a precisare: “ Il Coach ci ha detto che potevamo usarlo…..ehmmm….. grazie”. Insomma è un vero e proprio rifugio ospitale !!

Ho sempre pensato che i proprietari fossero un po’”singani” e che fossero masochisti a voler soffrire anche in vacanza, senza comodità.” Questo ha detto il nostro Coach quando è salito la prima volta in camper, ora dice “è bello condividere gli spazi con gli amici, bello la sera chiacchierare finché non ti viene sonno”. Il camper mi ricorda molto la tenda, gli spazi aperti, il contatto acustico con tutto quello che c’è fuori e la condivisione intima con tutto quello che c’è dentro. Certo, con questa definizione metto dentro anche i rumori del bagno, i cugini che russano e il fatto di essere a volte  in sei a dormire. Ma è fortemente aggregante per me che istintivamente mi tolgo le scarpe anche al ristorante. Significa libertà e spogliarsi di problemi e vestiti. 

Ora lo mando in pensione e parafrasando De Gregori dico …hanno ammazzato il camper …il camper è vivo !!

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